ASTOLFO SULLA LUNA

Il paladino Orlando è sparito per correre dietro alla bella Angelica e per il re di Francia Carlo Magno le cose a Parigi si mettono sempre peggio.
La città è sotto assedio e i Saraceni stanno per conquistarla.
Il cavaliere Astolfo, in groppa al suo magico Ippogrifo, giunge in aiuto del re e inizia una serie di avventure che lo porteranno fin sulla Luna dove, in una valle stretta, sono conservate tutte le cose che gli esseri umani hanno perduto sulla terra: si trovano la fama e la gloria che non hanno saputo resistere allo scorrere del tempo, i giuramenti e i sospiri degli innamorati, le ore perdute nell’ozio dagli ignoranti o sprecate dai pigri in inutili fantasticherie. E tra queste cose, in mezzo ad altre ampolle di vetro, sta anche quella in cui è contenuto il senno di Orlando.

Boiardo lascia incompiuto il suo racconto dell’Orlando innamorato perché una guerra gli impedisce di continuare a scrivere. Ariosto prosegue il racconto del Boiardo con rinnovata fantasia.

Tra mondi fantastici, cavalieri, dame, fate e animali magici questa storia libera immagini adatte a raccontare anche ai più piccoli il coraggio, l’amore, la guerra e la sua insensatezza.

Guarda il video>>

NOTE DI REGIA

Il 22 aprile 1516, in un’officina tipografica ferrarese, terminava la stampa dell’Orlando furioso, opera simbolo del Rinascimento italiano.
A Cinquecento anni di distanza leggere quei versi di gesta eroiche e grandi imprese emoziona ancora, ed emoziona tanto più pensare che quest’opera fu come una ideale prosecuzione dell’Orlando Innamorato, poema del Boiardo lasciato incompiuto e che, recentemente, Italo Calvino abbia deciso di dare nuovo respiro a quell’opera portandola ai contemporanei e che tanti autori si siano posti su una ideale linea del tempo per far sì che questa storia non morisse nel corso dei secoli.

Emoziona che, in tutto questo alternarsi di epoche, motivo del racconto e insieme ostacolo sia la Guerra.
I libri si interrompono, le storie si fermano, gli autori muoiono, i cavalieri impazziscono, ma, alla fine, l’altra grande forza dell’universo, l’amore, ritesse le sue fila e un altro autore raccoglie quella storia e la porta avanti, la cambia e le da nuova vita e i cavalieri ritrovano il loro senno in ampolle di vetro nel paese della Luna.

Portare una storia di mano in mano attraverso immagini e suoni, versi parole e canzoni, visioni. Cos’altro è il teatro?
In questo spettacolo, con immagini e luci, con parole e in parte con versi e canzoni, ci rivolgiamo soprattutto a bambini e ragazzi di oggi, ma non solo a loro, per portare un pezzo di questa grande storia e ragionare assieme sulla follia e l’insensatezza delle guerre che si compiono quotidianamente nel nostro mondo e nel nostro cuore.

Scegliamo di seguire le vicende di Astolfo, cugino di Orlando, il più magico di tutti i cavalieri, quello che più ha a che fare con maghi, fate e incantesimi perché tanto somiglia agli eroi delle fiabe che si addestrano a coltivare amicizie e vincere i mali e perché è lui l’artefice dello straordinario ritrovamento del senno di Orlando sulla Luna, lui il cavaliere in cui riponiamo fiducia perché possa tornare il senno a tutti gli uomini.

GUARDA IL VIDEO

Astolfo sulla Luna Teatro ragazzi Compagnia Lumen
Riproduci video

CREDITS

DRAMMATURGIA COLLETTIVA
Elisabetta Carosio, Gabriele Genovese e Michele Pagliai

REGIA E SCENOGRAFIA
Elisabetta Carosio

TESTO E INTERPRETAZIONE
Gabriele Genovese e Michele Pagliai